giovedì 15 dicembre 2011

Una felicità che finora l’uomo non ha mai conosciuto: la felicità di un dio colmo di potenza e d’amore, di lacrime e di riso, una felicità che, come il sole alla sera, non si stanca di effondere doni della sua ricchezza inestinguibile e li sparge nel mare, e come il sole, soltanto allora si sente assolutamente ricca, quando anche il più povero pescatore rema con un remo d’oro! Questo sentimento divino si chiamerebbe, allora -umanità!
Friedrich Nietzsche

domenica 11 dicembre 2011

Partito Popolare Sicurezza e Difesa

Cari amiche e amici, dopo una vita di militanza da apolitico convinto, nella consapevolezza che le mie idee non potevano essere rappresentate da persone che fanno politica solo per lauto tornaconto personale, essendo stato sempre equidistante dalle logiche ideali (non più esistenti) di destra o sinistra, ho deciso di provarci avendo trovato una formazione politica nuova, il PPSD (Partito Popolare Sicurezza e Difesa) www.posd.it , fondata e costituita, inizialmente, da lavoratori provenienti dal mondo delle forze armate e di polizia, ma anche dalla società civile. Questo partito ha ormai fatto e continua a fare breccia nelle sensibilità delle persone legate, come i fondatori, ai principi di uguaglianza, legalità e giustizia, espandendosi e aprendosi sempre più a tutte le categorie di lavoratori e professionisti di ogni genere che hanno a cuore e condividono tali essenziali principi di convivenza civile.
- Siamo e vogliamo lottare contro il lavoro nero, raccapricciante forma di SCHIAVITU’ perpetrata ai danni di poveri indigenti che accettano impotentemente tale stato, addirittura ringraziando, al solo fine di garantire il pasto giornaliero ai propri figli, mentre gli schiavisti proliferano spudoratamente in ricchezze manifestando pomposa opulenza. Tali condizioni sono diffuse prevalentemente nel sud d’Italia, spesso favorite dalle criminalità organizzate, ma anche il resto d’Italia non ne è immune.
- Aborriamo l’evasione fiscale, posta in essere certamente dagli schiavisti di cui sopra, ma anche da tutti coloro che si ritengono furbi, ai danni dei cittadini onesti e dei lavoratori dipendenti, che pagano servizi anche a questi “ladri” che sovente ne fruiscono lautamente magari anche lamentandosi delle possibili inefficienze. Teniamo certamente conto di coloro che, titolari di piccole attività, sono costretti ad evadere per non soccombere e talvolta introitano anche meno dei loro possibili dipendenti, ma ciò solo a causa dei tanti disonesti che, pur potendo, le tasse non le pagano, arricchendosi spudoratamente ai danni dei pochi onesti.
- Siamo per una società giusta, rispettosa delle regole e meritocratica, dove i nostri figli ritrovino la speranza perduta di un futuro, dove la povertà possa diminuire sempre più fino, se possibile, a scomparire, dove il rispetto della dignità umana divenga un valore imprescindibile.
Tutti siamo abituati a lamentarci, ad addossare le colpe sempre gli altri di tutto quanto subiamo, a questi “furbi e delinquenti di politici”, ma noi abbiamo fatto mai nulla per cambiare le cose per noi e per il futuro dei nostri figli?
Ora basta! …. Io ci sto provando e chiedo anche a Voi di provarci con noi ad essere artefici di un possibile cambiamento,.proviamo insieme a cambiare per noi ed il futuro dei nostri figli, non vogliamo iscritti o simpatizzanti apatici e lontani, ma militanti appassionati, vivi e attivi, che insieme a noi scelgano programmi e strategie per poter migliorare in tutti i settori della nostra vita. Noi siamo gente che lavora ed abbiamo bisogno di tutte le competenze, idee e risorse umane per fare bene, quindi anche di VOI. Spero vivamente che nel vostro impegno con noi in questo progetto. Non possiamo promettere nulla, solo onestà e buona fede che Voi, se vorrete, vivrete e parteciperete con noi! Ci hanno tolto tanto e continuano a toglierci e ad impoverirci, in virtù di un debito che hanno costruito solo le banche, arricchendosi alle nostre spalle, e che dobbiamo pagare noi ed i nostri figli.
UNA COSA NON FACCIAMOCI TOGLIERE, ANZI, DIFENDIAMOCELA CON I DENTI IMPEGNANDOCI IN PRIMA PERSONA! …. LA SPERANZA!
Grazie! Un abbraccio! Angelo.
P.S. sono completamente a disposizione per chiarimenti e per contatti con il responsabile della vostra zona.

domenica 13 novembre 2011

CAMBIAMENTO

cari amici tutti, in questo momento di stallo voglio solo dirvi che le consultazioni stanno seguendo l'iter parlamentare..... ma tutti i politici ascoltati sono ancora quelli di ieri e di 20 anni fa. Bisogna voltare pagina? allora facciamolo veramente: la novità si chiama www.posd.it
Parliamone insieme  http://ioconto.blogspot.com/

venerdì 11 novembre 2011

Nuovo Governo, facce nuove?

Premesso che nulla ho contro il Prof. Monti, ho paura che la storia si ripeta. Per fortuna anche nei Palazzi si sono resi conto che il loro tempo era finito, ma il nuovo dove è?
Chi c'è di nuovo? Chi governerà passato il momento tecnico? Io aggiungerei una clausula nelle nuove elezioni: il limite di età, per queste elezioni non si può presentare nessuno che abbia più di 50 anni! alle prossime nessuno con più di 45......
Non che l'età conti ma probabilmente servirebbe per scremare.
Siamo in tanti ad avere idee valide, chiedete a noi cosa fare fate un sondaggio ufficiale ( magari era meglio del censimento), sono sicuro che l'Italia andrebbe meglio, non siamo contro a prescindere ma portatori di un sacco di idee applicabili anche a costo zero, ognuno nel suo campo di esperienza potrebbe portare migliorie visto che tutti i giorni lavora per strada e non seduto su una poltrona da cui, ammetto che sia comprensibile, è difficile staccarsi.

sabato 29 ottobre 2011

Tanta fatica per nulla, grazie al governo.


I POLIZIOTTI ARRESTANO I BOSS E IL GOVERNO PENSA A

SOPPRIMERE LA DIA E CANCELLA LA ‘NDRANGHETA DAL CODICE

ANTIMAFIA…CI VUOL ALTRO PER CAPIRE CHE IL COMANDANTE DELLA NAVE

HA PERSO ROTTA E BUSSOLA?


“L’arresto del boss Arena è una notizia che arriva a cavallo di altre due che rischiano di vanificare

l’ottimo lavoro dei colleghi della squadra Mobile di Catania e di tutti coloro i quali, a costo di grandi

sacrifici, rendono libere le strade su cui camminiamo e le nostre stesse vite libere dalla minaccia di

pericolosi delinquenti. Ma se da un lato gli uomini che davvero rappresentano lo Stato, ne portano alta

la bandiera, dall’altro il Governo di questo stesso Stato assume delle decisioni incomprensibili”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,

commenta la


notizia dell’arresto del boss Arena esprimendo tutta la sua soddisfazione per il lavoro svolto dai

colleghi di Catania ma allo stesso tempo molta preoccupazione per la notizia che la Dia potrebbe

essere soppressa e che dal codice antimafia sarebbe stata soppressa la ‘ndrangheta.


“In entrambi i casi ci auguriamo che siano delle macroscopiche sviste - continua Maccari - ma

purtroppo da questo Governo c’è da aspettarsi di tutto”.

“Condividiamo le parole del procuratore Grasso quando dice che da un nuovo codice ci si aspetta

chiarezza e certezza interpretativa per una più agevole consultazione normativa – ha aggiunto

Maccari – e invece c'è stata una incomprensibile autolimitazione da parte del governo, che ha lasciato

fuori dal provvedimento norme di primaria importanza per il contrasto alla mafia”.


Insomma – conclude il Segretario Generale – mentre la Polizia arresta i boss, il Governo taglia i


mezzi di contrasto alla criminalità organizzata come la Dia e “si dimentica” di inserire la

‘ndrangheta tra le organizzazioni criminali. C’è bisogno di altro per capire che chi dovrebbe

guidare la nave, anche nei momenti più burrascosi, ha oramai perso, in fatto di legalità e

sicurezza, la rotta, la bussola e naviga a vista”

martedì 2 agosto 2011

I nostri politici sono lo specchio di chi li vota, e sono tanti i ladri.

I politici sono solo lo specchio dell'Italia, rubano (non tutti ma tanti) perchè chi li vota lo fa e lo reputa furbo. Sono stato all'assistenza sony a bergamo (colognola) per farmi un preventivo per una macchina fotografica dicono che cmq gli devo 20€, lo faccio e mi chiedono 108 € per pulizia e cambio lenti. rifiuto pago l'obolo assolutamente non necessario ma obbligatorio, torno a casa e sfogliando la rete trovo dei consigli (averlo fatto prima ma ancora mi fido dei professionisti ) tiro la lente la pulisco soffiando forte per un po e ora ... VA BENISSIMO!!!!
Ladri autorizzati, almeno facciano il loro lavoro e non rubino, chiedano pure 100 € per il cambio lenti ma quando è necessario altrimenti 20€ per un po di aria e 5 minuti di lavoro penso siano sufficenti.
Per gli amici di bergamo è un consiglio per gli altri una riflessione.

giovedì 14 luglio 2011

Professioni e manovra finanziaria

Cosa c’entrano le professioni con la manovra economica?

In questi giorni di grande dibattito e di grande sforzo istituzionale per l’approvazione della manovra economica che dovrebbe farci uscire dalla Grande Crisi e renderci immune dalle speculazioni di affaristi senza scrupoli mi sorge una domanda: chi può essere stato quel genio che in mezzo alla miriade di articoli e emendamenti ne aggiunto uno sulle professioni?

Non entro nella natura della manovra economica, fior di professionisti lo stanno facendo, ma in quello delle professioni penso di si, la riforma è necessaria ed è da molto che se ne parla ma è un argomento lungo e complesso perché non si tratta solo di demagogia e di volere eliminare le Caste, si tratta di voler mettere mano alla vita e alla professione di milioni di cittadini.

Non è argomento da trattare così all’interno di norme che hanno la precedenza, se non altro per l’immediatezza, è un discorso da affrontare con calma scevri da ogni pregiudizio.

In una nazione dove gli avvocati del solo circondario di Roma sono più di tutti quelli francesi, un dubbio mi sorge che ci sia bisogno di una riforma, ed è in questa direzione che vogliamo andare con calma, visto che anche la Spagna verso cui tanti aspiranti avvocati andavano a cercare l’Eden, non essendoci un Ordine e quindi la possibilità di evitare un esame di Stato, si sta adeguando ai canoni europei.

Quando si pensa alle professioni si pensa a avvocati, notai, farmacisti e forse anche ai giornalisti il cui Ordine mi sembra tutto ma non un organo supremo, ma non pensiamo invece a categorie in cui un albo professionale sarebbe auspicabile se non indispensabile.

Penso alle guardie particolari giurate, di cui sentiamo parlare solo nelle disgrazie, che non avendo una figura giuridica vengono assunte dagli istituti di viglanza privata come operai generici: come dire che oggi faccio il panettiere (con tutto il rispetto per il lavoro di ognuno e per loro che un’associazione l’hanno) e domani mattina prendo una pistola e difendo beni mobili e immobili dei privati!

La riorganizzazione delle categorie professionali è argomento da trattare seriamente, non come al solito in Italia in emergenza.

 Approvate pure la manovra finanziaria indispensabile per tutti noi, stando ben attenti comunque a non incidere come spesso accade sulle fasce più deboli e stipendiate, dopodichè si potrà parlare di una riforma importante e necessaria come quella delle associazioni e degli albi professionali.

Massimo Labollita

Segretario regionale Lombardia

Partito Popolare Sicurezza e Difesa

mercoledì 13 luglio 2011

questione immigrazione in Italia

“Certamente qui abbiamo avuto l’ennesima prova di quanta ignoranza ed approssimazione ci sia in

Italia nell’affrontare le problematiche connesse all’immigrazione. Uno spreco di soldi e risorse dovuto

ad un’inutile parcellizzazione delle strutture per immigrati, che il più delle volte sono approntate in

luoghi nati per tutt’altro, con grave pregiudizio di tutti i soggetti coinvolti”.

E’ questo il primo commento di
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia
, giunto a metà del tour in Sicilia, una due giorni ricca di impegni istituzionali

e soprattutto di visite nei centri per immigrati.

Assieme ai rappresentanti locali del Coisp, Maccari è stato ieri prima presso il CARA (Centro di

Accoglienza Richiedenti Asilo) di Rosolini (Sr), ed immediatamente dopo al CSPA (Centro di

Soccorso e Prima Accoglienza) di Pozzallo (RG), in zona porto presso i locali dell’ex Dogana; per

completare la giornata con altri incontri istituzionali e la visita al CPA (Centro di Prima accoglienza)

di Pian del Lago (CL).

Il primo Centro altro non è se non un campo sportivo in cemento sul quale è stata eretta un’enorme

tensostruttura dentro alla quale, inevitabilmente, si raggiungono temperature da capogiro, e dove sono

ammassate decine e decine di letti per gli ospiti immigrati, che attualmente sono circa cento.

All’esterno, sotto un tetto di lamiera, sono posizionati una serie di tavoli utilizzati per la mensa.

“E’ proprio come trovarsi di fronte ad un luogo d’accoglienza improvvisato in via emergenziale, come

dopo un terremoto – spiega Maccari -, dove tutti sono accalcati con grave disagio, e senza alcun

ordine. Si tratta di ospiti apparentemente tranquilli, ma la rissa per i motivi più banali è sempre in

agguato”. Intorno alla struttura ci sono alcuni camper della protezione civile ed uno della Polizia di

Stato con tre - addirittura tre! - poliziotti chiamati alla vigilanza.

“A Pozzallo la situazione non è dissimile in termini di assoluta inefficienza” aggiunge Maccari,

descrivendo l’ex fabbrica che ospita circa 200 immigrati, con una vigilanza affidata a turni che sulla

carta sono da 15 uomini la volta. “E’ un edificio certamente non idoneo alle esigenze di un centro

d’accoglienza” continua citando, a puro titolo di esempio, le porte antipanico che ovviamente si

aprono verso l’esterno e che non rispondono alle attuali esigenze di sicurezza, tanto che le auto della

polizia devono essere posizionate a bloccarle dall’esterno, oppure il fatto che tutti gli estintori sono

stati eliminati per evitare incidenti, come quello della scorsa settimana quando gli ospiti hanno

infranto le vetrate degli ex uffici, con grave diminutio della sicurezza.

“Queste strutture sono l’emblema del fallimento assoluto della politica in tema di immigrazione

clandestina – incalza il leader del Coisp -. Microsoluzioni totalmente disorganizzate e completamente

chiuse, ma destinate a gente che non è certo in arresto, e che o prima o poi reagisce, senza che gli

uomini delle forze dell’ordine chiamati a una disperata vigilanza possano intervenire in condizioni
ragionevoli. Queste strutture e gli estenuanti servizi dei colleghi, chiamati dai luoghi più disparati e

distanti e sottratti ad altri compiti fondamentali per la sicurezza pubblica, sono estremamente costosi e

praticamente inutili considerata l’assoluta improvvisazione che dimostrano. Sono davvero pochi i

centri più grandi ed organizzati che giustificano le enormi spese di soldi e mezzi che si fanno. Ed un

esempio è certamente il Centro di Prima accoglienza di Pian del Lago”.

Si tratta, secondo quanto appurato dal gruppo del Coisp capitanato da Maccari, di una struttura grande

e ben organizzata, che prevede oltre 1000 presenze, gestite da un numero congruo di operatori, anche

delle Forze dell’Ordine. “Un centro – aggiunge il Segretario Generale – diviso per settori, pulito e

ordinato, in cui i meccanismi di sicurezza sono ben predisposti ed efficienti, a partire dal sistema di

telecamere. Questi sono casi di strutture estremamente funzionali allo scopo, e dunque di soldi ben

spesi. Per il resto non si fa che continuare a vivacchiare di fonte ad un problema di proporzioni

gigantesche, aspettando con le mani in mano che si verifichino incidenti come quelli di Santa Maria

Capua Vetere o tutti i tanti, troppi altri in cui, tanto per cambiare, sono solo i poliziotti a fare le spese.

Il tutto ben sapendo che molto presto la situazione sarà completamente fuori controllo. Attualmente, in

sostanza, tutto dipende ancora da quali strutture, in origine, sono state destinate ad affrontare l’arrivo

degli immigrati, solo che la maggior parte sono state predisposte in un presunto stato di emergenza,

senza che poi, col tempo, si sia pensato a soluzioni di sistema adatte a fronteggiare una problematica

destinata a non scomparire, ma anzi ad incrementarsi sempre di più. La conclusione? Il fronte

immigrazione – conclude Maccari -, c’è da ripeterlo, è l’assoluto fallimento di politica ed istituzioni

italiane”.

La due giorni del Coisp in Sicilia proseguirà oggi, tra l’altro, con le visite ai Centri per immigrati di

Trapani.

martedì 5 luglio 2011

assonanza

"Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,
una bimba canta la canzone antica della donnaccia
quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.

E se alla sua età le difetterà la competenza
presto affinerà le capacità con l'esperienza
dove sono andati i tempi di una volta per Giunone
quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.

Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino
quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno
a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo. "
Mi piace pensare all'assonanza tra la vita di strada e quello che dovrebbe essere la vita di un politico.... Passione e aiuto per il prossimo.

mercoledì 29 giugno 2011

Partito Popolare Sicurezza e Difesa

Cari amici ed amiche,

sabato 25 giugno, a Milano, il nostro partito ha fatto un ulteriore balzo in avanti sul terreno della maturazione politica ed operativa. Sul piano prettamente politico, il Partito Sicurezza e Difesa ha ceduto il testimone al Partito Popolare Sicurezza e Difesa, una formazione politica matura e concreta che ha ulteriormente potenziato le proprie strutture territoriali e dipartimentali.

Non si è trattato di un semplice restyling grafico, ma di un profondo riassetto dell'azione politica la quale, da ora in poi, rivolge ufficialmente e convintamente il proprio sguardo ad ogni settore della comunità dei cittadini italiani. Restano ed, anzi, vengono potenziati, le componenti dipartimentali che ci hanno permesso in questi anni di intrecciare un rapporto diretto con i diversi settori della vita pubblica, in particolare quelli del comparto Sicurezza e Difesa che costituiscono nel nostro partito un unicum rispetto al panaroma politico nazionale. Sulla scorta di tali esperienze, abbiamo inserito nei vari dipartimenti personalità con spiccate competenze nelle varie materie che traggono impulso proprio dalla "base" che con le proprie istanze contribuisce in maniera determinante ed incisiva a modulare il nostro impegno politico.

Non un partito piramidale che opera con ottusa cecità, ma una formazione che affonda e trae vitalità dalla propria base, dal vissuto quotidiano di tutti i cittadini; da quel "popolo sovrano" troppo spesso celebrato solo a parole salvo poi essere completamente ignorato quando bisogna ascoltarne i bisogni.

Il Partito Popolare Sicurezza e Difesa, forte dei suoi iscritti e della propria struttura nazionale si affaccia a pieno titolo nella politica italiana "per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale", così come recita l'articolo 49 della nostra Costituzione.

"Insieme per credere nel futuro" rimane il nostro motto e la nostra stella polare: noi del Partito Popolare crediamo fermamente al contributo fattivo dei cittadini per l'auto-determinazione del proprio futuro. Questi non sono più tempi per praticare l'attendismo, il fatalismo passivo e soporifero che sembrava, fino a poco tempo fa, affliggere molta parte del tessuto sociale. E' tempo di abbracciare in pieno il significato della lettera costituzionale che vede nella cooperazione e nella partecipazione dei cittadini il fulcro dell'azione concreta di ogni azione politica.

La natura del nostro partito quindi continua ad essere, con maggior incisività, estremamente coinvolgente e partecipativa. Non persone e attivismo virtuale, ma presenza costante sul territorio al fianco dei cittadini per alleviare e risolvere insieme a loro, i tanti problemi che affliggono giornalmente ogni ceto sociale. Non un partito di pochi e per pochi costituito per coltivare mire lobbistiche, ma una formazione politica nazionale aperta e dinamica che entrerà nelle case della gente e nei loro cuori come un compagno di viaggio fedele e scrupoloso, che si occupa e si preoccupa dell'essere umano nella sua totalità.

Questo il patto sottoscritto dai promotori con rogito notarile a Milano, questa la direzione intrapresa. Un patto che proporremo da ora in avanti a chiunque entri in contatto con le nostre strutture e con i nostri iscritti che non sono (e non sono mai stati) dei semplici numeri appuntanti in un registro, ma la forza trainante e vitale del nostro partito.

Mi permetto quindi di invitarvi, oltre alla lettura del nuovo Statuto che irrobustisce sotto l'aspetto formale e sostanziale la nostra struttura, ad un rinnovato slancio propositivo per coinvolgere nella nostra - e nella vostra - avventura quanti più cittadini possibile, affinchè si rendano conto della concretezza del nostro progetto e delle nostre azioni alle quali, assolutamente, saranno chiamati a concorrere.

domenica 26 giugno 2011

il PSD cresce migliora e cambia nome.

Buona sera a tutti, il Partito Sicurezza e Difesa cresce continuamente e si avvicina sempre più alla società nella sua interezza, per questa ragione cambia denominazione e simbolo "Partito Popolare Sicurezza e Difesa".
Nei prossimi giorni un resoconto più dettagliato a cura della direzione del partito vi informerà di tutto. Il nome cambia ma lo spirito combattivo dei dirigenti e degli iscritti rimane tale e quale.
A presto Massimo Labollita

mercoledì 11 maggio 2011

Intervista grnet

Roma, 11 mag - Facciamo due chiacchiere con il candidato al consiglio comunale di Milano Dott. Massimo Labollita.
Come mai visto il suo lavoro di poliziotto ha deciso di candidarsi?

Ho iniziato il mio percorso politico un anno fa con il Partito sicurezza e Difesa, nato e costituito da "cittadini in divisa" aperti alla società civile ed impegnati a risolvere i problemi di questa nostra categoria così bistrattata, inoltre con l'impegno di donne e uomini che fanno altri lavori portiamo una visione nuova al mondo politico basata su onestà e rettitudine.

Quindi?

Per questo motivo sono stato contattato dalla componente API della lista del "Nuovo Polo per Milano" con Palmeri sindaco, per portare all'interno la specificità di tecnico, ho accettato con entusiasmo per rendere pubblico il progetto del PSD.

Quali sono i punti fondamentali della sua proposta elettorale?

La mia proposta principale per Milano in queste elezioni amministrative si basa sulla sicurezza cittadina, gestita da un esperto che si occupa esclusivamente di sicurezza, l'Urban Security Manager. Vede ora a Milano il vice sindaco De Corato raccoglie in se deleghe importanti come la mobilità e i trasporti, la sicurezza e attuazione del programma in più per chi non lo sapesse è anche un deputato della Repubblica. Ma come fa ad occuparsi seriamente dei problemi della città?

Spieghi meglio il progetto dell'Urban Security Manager.

L’Urban Security Manager è un esperto, da affiancare al Sindaco e agli Amministratori Locali, che possa essere punto di riferimento sempre presente e specifico per l’esigenza, nello sviluppo di politiche di sicurezza urbana e fungere da collegamento tra i diversi soggetti che, a ogni titolo, possono fornire un proprio contributo nelle politiche di sicurezza urbana.
Una figura autonoma, inserita strutturalmente all'interno dell'amministrazione locale, che risponda del suo lavoro al Sindaco e all’Assessore alla Sicurezza, con specifica formazione di stampo criminologico e in grado di approcciarsi al fenomeno del crimine, dei comportamenti antisociali e al fattore dell'insicurezza in modo multidisciplinare e interdisciplinare. Una figura che sia in grado di coadiuvare attivamente gli amministratori compiendo le scelte più coerenti con la situazione reale della zona urbana di sua competenza.

Perchè con la lista del Nuovo Polo?

Perchè la giunta Moratti ha fallito con la sicurezza, non ha persone che se ne occupano stabilmente, il candidato Pisapia per ragioni sue storiche mai affronta neppure l'argomento. Manfredi Palmeri invece è giovane e disposto a nuove proposte che portino il bene della città. Il drammatico aumento della criminalità e dei fenomeni delinquenziali è uno dei problemi che l’amministrazione comunale non può esimersi dall’affrontare e contrastare con ogni strumento a disposizione. La criminalità, di regola, si sviluppa laddove la società rimane indifferente a essa, il manager della sicurezza urbana è concepito per tenere sempre alzate le antenne e captare ogni minimo segnale di peggioramento della vita cittadina.
Il potenziamento dell’illuminazione pubblica, innanzitutto nei parchi e nei giardini, in prossimità di fermate dei mezzi pubblici e in alcuni luoghi periferici; istituzione, ove non ancora presente della figura del vigile di quartiere; istituzione di un “Ufficio Sicurezza” che raccolga denunce e segnalazioni, uno sguardo attento e vigile ai lavori che si programmeranno per EXPO 2015.

Per concludere?

Mi sono candidato, portando in dote un progetto di sicurezza urbana sviluppato all'interno del Partito Sicurezza e Difesa, per migliorare l'approccio delle istituzioni ai problemi della gente.
Di certo la parola d’ordine è "PREVENZIONE" la prima cosa da fare e verificare se le strutture, le sinergie e le infrastrutture presentino punti deboli o esposti ad eventuali rischi.

Questo è per me quello che Milano merita, questo è quello che insieme a Manfredi Palmeri voglio fare per restituire a questa città il CARISMA che merita, perché in tutto il mondo, in previsione anche dell’appuntamento EXPO 2015 si pensi a MILANO come ad una Capitale che bisogna visitare senza correre nessun pericolo, ammirandone tutte le bellezze e attirando nuovo turismo e nuovo lavoro per la crescita di tutta l’area metropolitana e della Lombardia

lunedì 9 maggio 2011

Intervista


Facciamo due chiacchiere ora con il candidato al consiglio comunale di Milano Dott. Massimo Labollita.
Come mai visto il suo lavoro di Poliziotto ha deciso di candidarsi?
  • Ho iniziato il mio percorso politico un anno fa con il Partito sicurezza e Difesa, nato e costituito da “cittadini in divisa” aperti alla società civile ed impegnati a risolvere i problemi di questa nostra categoria così bistrattata, inoltre con l'impegno di donne e uomini che fanno altri lavori portiamo una visione nuova al mondo politico basata su onestà e rettitudine.
Quindi?
  • Per questo motivo sono stato contattato dalla componente API della lista del “Nuovo Polo per Milano” con Palmeri sindaco, per portare all'interno la specificità di tecnico, ho accettato con entusiasmo per rendere pubblico il progetto del PSD.
Quali sono i punti fondamentali della sua proposta elettorale?
La mia proposta principale per Milano in queste elezioni amministrative si basa sulla sicurezza cittadina, gestita da un esperto che si occupa esclusivamente di sicurezza, l'Urban Security Manager. Vede ora a Milano il vice sindaco De Corato raccoglie in se deleghe importanti come la mobilità e i trasporti, la sicurezza e attuazione del programma in più per chi non lo sapesse è anche Deputato della Repubblica. Ma come fa ad occuparsi seriamente dei problemi della città?
Spieghi meglio il progetto dell'Urban Security Manager.
L’Urban Security Manager è un esperto, da affiancare al Sindaco e agli Amministratori Locali, che possa essere punto di riferimento sempre presente e specifico per l’esigenza, nello sviluppo di politiche di sicurezza urbana e fungere da collegamento tra i diversi soggetti che, a ogni titolo, possono fornire un proprio contributo nelle politiche di sicurezza urbana.
Una figura autonoma, inserita strutturalmente all'interno dell'amministrazione locale, che risponda del suo lavoro al Sindaco e all’Assessore alla Sicurezza, con specifica formazione di stampo criminologico e in grado di approcciarsi al fenomeno del crimine, dei comportamenti antisociali e al fattore dell'insicurezza in modo multidisciplinare e interdisciplinare. Una figura che sia in grado di coadiuvare attivamente gli amministratori compiendo le scelte più coerenti con la situazione reale della zona urbana di sua competenza.

Perchè con la lista del Nuovo Polo?
Perchè la giunta Moratti ha fallito con la sicurezza, non ha persone che se ne occupano stabilmente, il candidato Pisapia per ragioni sue storiche mai affronta neppure l'argomento. Manfredi Palmeri invece è giovane e disposto a nuove proposte che portino il bene della città. Il drammatico aumento della criminalità e dei fenomeni delinquenziali è uno dei problemi che l’amministrazione comunale non può esimersi dall’affrontare e contrastare con ogni strumento a disposizione. La criminalità, di regola, si sviluppa laddove la società rimane indifferente a essa, il manager della sicurezza urbana è concepito per tenere sempre alzate le antenne e captare ogni minimo segnale di peggioramento della vita cittadina.
Il potenziamento dell’illuminazione pubblica, innanzitutto nei parchi e nei giardini, in prossimità di fermate dei mezzi pubblici e in alcuni luoghi periferici; istituzione, ove non ancora presente della figura del vigile di quartiere; istituzione di un “Ufficio Sicurezza” che raccolga denunce e segnalazioni, uno sguardo attento e vigile ai lavori che si programmeranno per EXPO 2015.
Per concludere?
Mi sono candidato, portando in dote un progetto di sicurezza urbana sviluppato all'interno del Partito Sicurezza e Difesa, per migliorare l'approccio delle istituzioni ai problemi della gente.
Di certo la parola d’ordine è "PREVENZIONE" la prima cosa da fare e verificare se le strutture, le sinergie e le infrastrutture presentino punti deboli o esposti ad eventuali rischi.

Questo è per me quello che Milano merita, questo è quello che insieme a Manfredi Palmeri voglio fare per restituire a questa città il CARISMA che merita, perché in tutto il mondo, in previsione anche dell’appuntamento EXPO 2015 si pensi a MILANO come ad una Capitale che bisogna visitare senza correre nessun pericolo, ammirandone tutte le bellezze e attirando nuovo turismo e nuovo lavoro per la crescita di tutta l’area metropolitana e della Lombardia.

giovedì 28 aprile 2011

Progetto Sicurezza Urbana del Partito Sicurezza e Difesa

Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana Parlare di sicurezza non è per noi una moda del
momento per compiacere gli orientamenti contingenti della opinione pubblica. E’ un impegno di
anni, che parte dal considerare la sicurezza come un bene pubblico da incrementare in primo
luogo creando maggiore sicurezza dei diritti di tutti. La sicurezza non quindi come il frutto di
iniziative eclatanti e roboanti, e di sola immagine; ma una sicurezza urbana che si avvale di una
molteplicità di servizi in una logica di qualità e di miglioramento continuo, controllo del territorio,
partecipazione, condivisione, comunicazione, cura dell’ambiente e utilizzo oculato e trasparente
delle risorse. Per noi è naturale parlare di “sicurezza partecipata”, perché la sicurezza urbana è
un bene pubblico da ricercare con il contributo di tutti gli attori sociali.
La sicurezza urbana è il risultato o valore aggiunto del buon governo della città nel suo
complesso.
Di fronte alla situazione di insicurezza percepita, la scelta non deve essere quella di
minimizzare o dire ai cittadini: “vi sbagliate”.
Crediamo che la risposta debba passare necessariamente attraverso la crescita del livello di
conoscenza dei dati, dell’affinamento degli strumenti di analisi affinché sul tema
sicurezza/sicurezze siano affrontate le cause che determinano insicurezza rispondendo a un
bisogno positivo di certezze che continua a crescere anche per la continua pressione degli
organi di informazione che partendo da fatti specifici creano spesso campagne mediatiche
impostate su toni scandalistici prima ancora che su dati reali. E’ un problema da affrontare
subito con un’ ottica non provvisoria ma progettuale, con un “Progetto sicurezza” che si
caratterizzi per la sua continuità nella quotidianità.
La sicurezza è controllo del territorio, tutela fisica dei cittadini, ma anche equilibrio tra le parti
sociali, integrazione tra i suoi abitanti, italiani e stranieri, difesa dei diritti, libero godimento ed
accesso eguale ai servizi, trasparenza, garanzia della salute, difesa del territorio e in generale
tutela del cittadino inteso nella accezione più completa.
L’ampiezza del tema e la sua trasversalità ci inducono a ritenere che sia necessario un nuovo
approccio sistematico e razionalmente orientato sul tema sicurezza, e una sicurezza
partecipata, cercata, cioè, attraverso il concorso fattivo di tutti gli attori sociali, che nasca da un
comune senso di appartenenza, da un processo di scambio, di partecipazione e di vicinanza:
La città sicura non è la città blindata e dei muri, è la città vissuta.
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Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana
Nella società moderna, infatti, la sicurezza non è solo ordine pubblico ma quartieri più illuminati,
riduzione del disagio sociale, organizzazione di servizi sociali nelle aree urbane, gestione della
socialità, riduzione degli spazi degradati (teoria delle “broken windows” di Wilson & Kelling,
Broken windows. The police and neighbourhood safety, 1982), accurata e pronta
manutenzione, risposta alle segnalazioni dei cittadini, rispetto delle regole di uso degli spazi
pubblici.
II nostro obiettivo è quello di non lasciare i cittadini soli davanti alle difficoltà perché questo li
rende vulnerabili e più esposti alle maglie della delinquenza. Tutte le iniziative contenute nel
nostro programma sono tese a creare un "humus" in cui la criminalità non trovi terreno fertile
per attecchire ma siamo coscienti che oggi il controllo del territorio passa anche dal presidio
delle forze di polizia a cui il Comune è di supporto.
Per questo il nostro Progetto di Sicurezza urbana, prevede:
1.    Videosorveglianza: sebbene già in parte installate nei punti nevralgici del comune, le
telecamere continuano a funzionare poco e a non essere considerate per contrastare
effettivamente la criminalità, continuano ad essere dunque uno scarno ausilio alle forze polizia.
Proponiamo di dislocarle nelle piazze e nelle vie, per motivi di sicurezza e di certo non per
elevare contravvenzioni al codice della strada,  predisponendo adeguata illuminazione pubblica,
ove carente, per una maggiore sorvegliabilità dei luoghi;
proponiamo che la
gestione sia indistintamente affidata alle forze di polizia presso le relative sale operative con la
presenza effettiva di un operatore che le visioni 24 h su 24.
Proponiamo, dunque, che possano essere utilizzate nella estemporaneità dell'avvenimento
delittuoso e non come mera registrazione utilizzabile a posteriori, quando il fatto reato è
irrimediabilmente compiuto.
2.     Interventi in materia di Polizia Municipale:
- Costituzione dell’agente di prossimità comunale nel corpo di Polizia Municipale basato
sulla logica di anticipo, di presenza, mediazione e cooperazione per  far fronte alle varie
necessità della cittadinanza. Destinare, quindi, la compresenza di due agenti che giornalmente
ed in orario di apertura degli esercizi pubblici interagiscono e cercano la collaborazione
reciproca con il cittadino, con i partner sociali e l'Autorità, avendo come fine ultimo il bene della
collettività. Non dunque una funzione sanzionatoria, ma un punto di riferimento per la
popolazione, quale persona di fiducia capace di negoziare, di essere vicino alla gente e capirne
le preoccupazioni, ascoltare e rassicurare. Ma al contempo, nel suo ruolo di poliziotto, non
trascura l'azione proattiva: raccoglie, appura le informazioni e, sempre coadiuvato dalla centrale
e dalle squadre di intervento, interviene se necessario.
- Riordino e potenziamento della Polizia Municipale al fine di incrementare e stabilizzare il
servizio di pattugliamento serale e notturno, con particolare attenzione nei week-end, quale
reale supporto alle forze di polizia.
- Rinnovazione della dotazione organizzativa di reparto ed individuale equipaggiamento
personale al fine di consentire non solo maggiori potenzialità operative, ma anche migliorare
l’efficacia degli interventi nei diversi contesti di attività -Non -lethal weapons (Armi non letali) .
2/3
Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana
3.  Potenziamento del corpo di protezione civile comunale e Realizzazione di un piano
intercomunale; sensibilizzazione della “cultura di protezione civile” tramite (esercitazioni,
presenza nelle scuole, momenti di formazione per i cittadini). Ottimizzazione del profilo di
impiego, quale valido supporto alla polizia Municipale, con una presenza costante sul territorio
finanche al fianco della polizia di prossimità, per simboleggiare la presenza attiva, la
conoscenza del territorio in cui opera, il senso di appartenenza e l’interazione con tutti gli attori
sociali della zona.
4.  Cartellonistica di protezione civile anche per i turisti.
5.  Professionalizzare l’impiego della sicurezza privata, in determinati siti di interesse
storico-culturale per preservarne l’integrità.
6.  Istituzione in seno all’assessorato alla sicurezza dell’URBAN SECURITY MANAGER, quale
coordinatore delle politiche della sicurezza urbana. Un tecnico esperto del settore che sappia
coniugare armonicamente le soluzioni proposte dalle forze di polizia, le problematiche della
cittadinanza e l’ausilio conferito dai gruppi di sicurezza partecipata, per una fattiva politica della
sicurezza urbana.
( è una figura molto sviluppata nei piccoli centri del panorama europeo, soprattutto in Francia ed
Inghilterra. Un progetto che ha statisticamente dimostrato una concreta politica di sicurezza e
dunque una sensibilità particolare a tale problematica da parte degli amministratori locali).
“Ci manca la comunità perché ci manca la sicurezza”  Bauman Zygmunt

martedì 26 aprile 2011

Aggressione ai Carabinieri

 Mi rifiuto di credere che questi siano i ragazzi normali della nostra Italia, come chiamati dai tg, c'è bisogno di una condanna esemplare che faccia riflettere sul dove stiamo andando a parare. Purtroppo però è’ un continuo, anche se l’opinione pubblica non ne è coinvolta abbastanza... Troppo spesso si assiste
attoniti alle scarcerazioni o alla concessione di premi vari a delinquenti di ogni genere. Il tutto mentre il Governo parla di riformare la giustizia ma, ahimè, sempre e solo nell’interesse degli imputati. Viene da dire che, purtroppo, in
questo Paese a chi ha subito brutalità, illegalità, violenze non pensa più nessuno, tranne quei tutori dell’ordine che ne sono stati testimoni, magari raccogliendo dalla strada i corpi straziati di vittime innocenti”. Così dichiara anche Franco Maccari, segretario nazionale del sindacato di Polizia Coisp.
Le attenuanti verranno concesse nonostante la brutalità e la freddezza dimostrata da tutti e 4, con il tentativo di rubare i verbali prima di scappare e la fuga da un'altra pattuglia. Se davvero gli altri non volevano fare nulla dopo l'aggressione avrebbero tentato di fare qualcosa contro il Capo branco. Branco perchè di animali si tratta e non di ragazzi normali....

mercoledì 13 aprile 2011

Elezioni comunali Milano 2011


ELEZIONI COMUNALI MILANO 2011.
MASSIMO LABOLLITA,
CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE E 
AL CONSIGLIO DI ZONA N. 9.

RIDIAMO A MILANO IL CARISMA CHE MERITA” 
Aiutateci a migliorare. 

martedì 12 aprile 2011

Elezioni comunali Milano


Mi chiamo Massimo Labollita, in Polizia da 19 anni porto in dote alla lista del “Nuovo polo per Milano” e al candidato sindaco Manfredi Palmeri una visione dei problemi della città totalmente nuova per la politica.
La visione di chi è abituato a stare in “mezzo alla strada”, a vedere e risolvere i problemi della gente comune con particolare attenzione e sensibilità verso i problemi dell'”educazione stradale”.
Diciannove anni passati in pattuglia mi hanno insegnato tante cose, belle e brutte, e ho visto tante cose che non vanno. Mi sembra ora il momento giusto per cercare di cambiare in meglio, aggiustare il tiro e far tornare a vivere serenamente questa città. Gli anni passati hanno reso Milano una città piatta, sciatta........ ha perso il CARISMA, si è questo che insieme al Nuovo Polo dobbiamo fare ridare il Carisma che compete a Milano, che deve tornare ad essere Capitale economica e cuore pulsante dell'Italia, il naturale ponte con l'Europa ed il resto del mondo.
La politica di cemento e smog della Moratti ha creato un problema aggiuntivo:
la nascita di centinaia di “non luoghi” urbani dove spesso la gente ha paura di passare per non incorrere in atti violenti.
Riprendiamoci Milano, riprendiamoci questi luoghi isolati ed abbandonati e trasformiamoli nei centri dei quartieri.
Da poliziotto mi preme poter dare il mio contributo in fatto di sicurezza al candidato Manfredi Palmeri, una collaborazione stretta tra le forze dell'ordine è necessaria ed indispensabile, per sopperire anche ai tagli nel comparto del Governo e di rimando i tagli nelle realtà locali, Polizia di Stato Carabinieri e Polizia Locale devono essere sempre in stretto contatto. A questi Corpi si aggiungano i tanti encomiabili Volontari della Protezione Civile e delle Associazioni senza scopo di lucro e apartitiche.
Non cadremo nella propaganda dell Ronde leghiste, inutili se non dannose come da sempre confermano tutte le rappresentanze delle forze dell'ordine, ma realizzeremo un piano metropolitano di “cultura della protezione civile” e di “educazione civica e stradale” con esercitazione, visite e lezioni nelle scuole come da anni nel mio piccolo tento di fare in tanti istituti scolastici.
Per far si che ciò si realizzi occorre l'istituzione in seno all'assessorato della sicurezza dell'Urban Security Manager, quale coordinatore delle politiche della sicurezza urbana. Un tecnico esperto del settore che sappia coniugare armoniosamente le soluzioni proposte dalla giunta comunale con quelle proposte dalle Forze di Polizia, creando sinergia tra esse, risolvendo le problematiche della cittadinanza con anche l'ausilio dei gruppi di sicurezza partecipata, per una vera e fattiva politica della sicurezza urbana. Una figura nata nei Paesi anglosassoni dove ha dimostrato la sua utilità, una persona che si occupa esclusivamente della sicurezza metropolitana.

mercoledì 30 marzo 2011

Stupro lieve! Ma a cosa pensano i nostri politici!

SE HAI VOGLIA DI STUPRARE "LIEVEMENTE" UNA MINORENNE DA OGGI PUOI FARLO !!!Emendamento alla Camera n. 1707: "Niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali di LIEVE ENTITA' verso minori".I firmatari della legge: Gasparri(PdL), Bricolo(Lega), Quagliariello (PdL), Centaro(PdL), Berselli (PdL), Mazzatorta(Lega), Divina (Lega).

domenica 20 marzo 2011

Protestare serve??????

Maroni annuncia stanziamento di 79 milioni per il Comparto, Coisp
preoccupato - 18/03/2011 -
“Nessuna sfiducia preventiva e nessun intento recriminatorio, ma non possiamo nascondere i nostri timori per la possibile ennesima delusione nascosta dietro l’angolo. Se infatti i soldi che ci sono dovuti per il 2011 per il finanziamento di misure perequative venissero stornati dai fondi per il riordino delle carriere, è chiaro che sarebbe un’operazione truffaldina bella e buona. ‘ULTERIORI’ fondi può significare solo una cosa: che quelli destinati ad altro non si toccano! E noi vigileremo su questo”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che nel corso del question-time alla Camera ha parlato di “...un provvedimento d’urgenza da portare al prossimo Consiglio dei ministri per uno
stanziamento di ULTERIORI 79 milioni di euro destinato a polizia, vigili del fuoco e rappresentanti delle forze armate”. Maroni ha poi annunciato che “...prima del Cdm si terrà a Palazzo Chigi un incontro con le Associazioni Sindacali del Comparto sicurezza voluto dal Presidente del Consiglio, il quale ne ha anticipato i contenuti lunedì scorso ai rappresentanti delle Forze dell’ordine che sono andati a fargli visita ad Arcore”. “A parte la piccola ma doverosa ennesima precisazione – aggiunge il leader del Coisp - che quel giorno, per quanto  i Sindacati della sola Polizia di Stato, fuori dalla residenza ed all’incontro con il Premier c’erano il Coisp, il Siap-Anfp ed il Silp per la Cgil (giusto per evitare facili strumentalizzazioni),insieme al PSD, siamo indotti dalle brutte esperienze vissute in passato, soprattutto con questo Governo, a sottolineare l’ovvio, e cioè che queste ‘ulteriori’ risorse non devono provenire dalla ‘distrazione’ di quelle già destinate ad altro. Sarebbe come l’ennesima manche del gioco delle tre carte, e chi dovesse appoggiare una cosa simile sarebbe solo un vigliacco truffatore dei colleghi. “Ci scuseranno il Ministro e l’intero Governo – conclude Maccari - se sembriamo
scettici e malfidati, ma dopo il disastroso trattamento riservatoci in questi mesi, sentire Maroni dire che ‘...sono giuste le rivendicazioni dei Sindacati...’, e che ‘...c’è l’esigenza di dare la necessaria valorizzazione economica a
comparti che hanno acquisito negli anni una forte dignità dal punto di vista giuridico, non sempre accompagnata
dal dovuto riconoscimento economico...’, e che ‘...la Polizia, Forze armate e Vigili del fuoco che si stanno
spendendo con straordinari risultati anche nelle emergenze, non possiamo non riconoscere un migliore
trattamento economico...’, ci è sembrato quasi un triste sfottò! Ai nostri governanti il compito di farci cambiare
idea... con i fatti però!”.
Alla stessa manifestazione ha partecipato con successo anche il Partito Sicurezza e Difesa con le delegazioni regionali della Lombardia e del Piemonte.

giovedì 10 marzo 2011

almeno qui non sono soldi nostri e perciò, chisenefrega

negli atti allegati alla richiesta di processo per Silvio Berlusconi per il caso Ruby

Le ragazze di Arcore: «Valentina
al Grande Fratello ce l'ha messa lui»

La stessa ragazza, italo-tunisina, 25 anni, concorrente del GF 11. avrebbe ricevuto un bonifico di 40 mila euro

real politik o vita reale?


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Nuovi raid, ribelli in fuga. FRATTINI: «L'ITALIA NON PARTECIPERà A ATTACCHI MIRATI»

Sarkozy alla Ue: «Bombardiamo la Libia» Ras Lanuf, missili dal cielo e dal mare

Nato e Ue valutano i margini di manovra per un intervento. Vendita di armi a Tripoli, embargo di Mosca

venerdì 11 febbraio 2011

Politica & Palazzo | di Redazione Il Fatto Quotidiano 8 febbraio 2011 Commenta (13) Condividi Stampa Ingrandisci il testo Rimpicciolisci il testo OkNotizie OkNotizie Share63 Piano nomadi, Alemanno chiede 30 milioni Ma il Viminale risponde picche

”Sorpresa” al Viminale per le parole di Alemanno. Il sindaco di Roma ha inviato oggi una lettera al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dopo la morte dei quattro bimbi rom per chiedere 30 milioni per l’emergenza nomadi. Ma al ministero dell’Interno ricordano che il Viminale ha già stanziato complessivamente 60 milioni di euro per l’emergenza in cinque regioni (Lazio, Campania, Lombardia, Veneto e Piemonte). Al Lazio ne sono andati un terzo (20 milioni circa), ai quali vanno aggiunti altri 12 milioni concessi da Comune e Regione, per un totale di 32 milioni di euro.

giovedì 27 gennaio 2011

suicidi tra le Forze dell'ordine

Bisogna avere il coraggio di affrontare questa questione, aumenano e non si riesce a capirne le cause principali per contrastare questo fenomeno. La mancanza di fondi nel comparto e nella ricerca dell'Università taglia le gambe.

martedì 25 gennaio 2011

Diritto di criticare senza etichette

La comunicazione è un'arte difficile, da una parte ci sono i comunisti e dall'altra i presunti colpevoli, o viceversa da una parte il governo del fare e dall'altra i soliti mistificatori. Ma chi come me non si riconosce in nessuna delle due cosa può fare? Se critico il governo sono comunista, se non lo faccio sono Berlusconiano, io voglio il diritto di critica senza etichetta.

Polemiche sulla guerra in Afghanistan

Il Vescovo: quel soldato morto non è un eroe

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Monsignor-MattiazzoMonsignor Mattiazzo e l'alpino veneto morto a Kabul. «I nostri vanno lì armati». Roma - (di Fabrizio Caccia) «Non ritengo opportuno replicare alle parole di un confratello, quello che penso sui nostri soldati in Afghanistan l'ho sempre detto nelle mie omelie», manda a dire l'arcivescovo Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l'Italia. La sua risposta è laconica e soave, ma altrettanto grande dev'essere l'irritazione negli ambienti ecclesiastici e militari, all'indomani delle frasi pronunciate dal vescovo di Padova, monsignor Antonio Mattiazzo, a proposito dei soldati italiani tornati morti dalle «missioni di pace».

«Certo - ha detto il vescovo Mattiazzo - sono dispiaciuto per la morte di questo ragazzo. Ma non sono d'accordo con una certa esaltazione retorica, non facciamone degli eroi. Magari poi si scopre che un soldato è morto per una mina fabbricata in Italia». Tre settimane fa proprio un delegato del vescovo di Padova celebrò a Thiene i funerali privati di Matteo Miotto, il penultimo alpino ucciso in Afghanistan il 31 dicembre scorso, raggiunto dal proiettile di un cecchino. Poi, martedì 18 gennaio, è stato ucciso anche il Caporalmaggiore Luca Sanna, stavolta nell'avamposto di Bala Murghab. In tutto fanno 36 morti dall'inizio della missione.

«Ma quelle non sono missioni di pace - ha dichiarato l'altro giorno il vescovo Mattiazzo -. I nostri soldati vanno lì con le armi ... ». Ora è bufera. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa è furibondo col monsignore («Si sarà fatto influenzare dalla sua impostazione politica», ha detto).

Padova, del resto, è terra di pacifismo spinto, di mobilitazioni già contro la guerra in Vietnam e ora dei «No Dal Molin», è la terra di don Albino Bizzotto e della sua associazione «Beati i costruttori di pace», dei missionari che vanno in Kenya e ritornano dicendo che «i bimbi africani non sono più tristi di quelli italiani» (lo stesso Mattiazzo dixit).

I genitori di Matteo Miotto, Anna e Francesco, non vogliono invece polemizzare: «Siamo già tanto addolorati, sicuramente il sacerdote che pronunciò l'omelia funebre per nostro figlio la pensava in maniera completamente diversa». Quel sacerdote era l'arcivescovo Pelvi, 62 anni, ex vescovo ausiliare di Napoli e oggi ordinario militare per l'Italia col grado onorifico di generale di corpo d'armata. E lui l'uomo dei funerali di Stato e delle cerimonie solenni per i nostri militari caduti. E il suo pensiero, come ha ricordato ieri, lo ha sempre e solo espresso nelle sue omelie. Venerdì scorso, a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, per l'ultimo addio al Caporalmaggiore Luca Sanna, monsignor Pelvi disse così: «Nessuno dei nostri militari vuole fare l'eroe. Tutti vogliono tornare il casa dalle loro famiglie e dai loro amici». La madre di Matteo Miotto, la signora Anna, un giorno spiegò il punto di vista degli alpini con parole bellissime: «Mio figlio mi diceva sempre: Mamma, io tornerò a casa per la famiglia, ma la mia vita è qui, in Afghanistan. Lui ce l'aveva nel sangue il mestiere dell'alpino, il desiderio di aiutare gli altri. E io ho sempre appoggiato le sue scelte.». Il 3 gennaio, onorando Matteo dinanzi alle autorità, monsignor Pelvi volle metterlo in chiaro una volta per tutte: «Molti chiedono perché ci ostiniamo ad esporci in terre così pericolose. Ma allora non si potrebbe rimproverare anche a Gesù di avere cercato la morte, affrontando deliberatamente coloro che avevano il potere di condannarlo? Perché non fuggire? Gesù non ha cercato la morte. Non ha però neppure voluto sfuggirla, perché giudicava che la fedeltà ai suoi impegni fosse più importante della paura di morire. Così ha preferito andare fino all'estremo limite piuttosto che tradire ciò che era».

Scorte e festini, l'ira dei poliziotti: ''Basta abusi, intervenga Maroni"

L'ammissione della soubrette Barbara Guerra, che al Tg3 ha rivelato di essere stata accompagnata a casa, da Arcore, grazie alla scorta del premier suscita l'indignazione dei poliziotti. Che, «umiliati per essere usati da taxi-escort», chiedono l'intervento del ministro dell'Interno.

lunedì 24 gennaio 2011

Vino e politica, senza donne.


Fare politica bevendo vino

La pratica del simposio nell’antica Grecia

Cominciamo dal titolo: per noi, il vino puro è quello genuino, non adulterato. Per i greci era il vino non mescolato con l’acqua. La regola di allora, infatti, voleva che il vino venisse diluito, prima di essere bevuto. Come accadeva, in particolare, nel corso dei symposia, le celebri bevute collettive (da syn-potein, bere insieme), alle quali a sera, come ben noto, si dedicavano i greci: quasi superfluo a dirsi, solamente gli uomini. Eccezion fatta per alcune giovani donne a questo scopo retribuite, come le musiciste, le danzatrici e soprattutto le «etere», prostitute di alto bordo e di una certa qual cultura, che accompagnavano gli uomini nelle occasioni sociali alle quale le donne «per bene» non erano ammesse.

domenica 23 gennaio 2011

Daniela Santanchè: Berlusconi e le Donne in "Orizzontale".

Come si cambia, intanto anche la nipote inizia a far politica.

Tutta sua zia: Silvia Garnero e Daniela Santanché

.
Stesso senso dello Stato e rispetto verso la moralità, dalla zia alla nipote: una squallida storia italiana.
http://skywalkerboh.blogspot.com/2011/01/tutta-sua-zia-silvia-garnero-e-daniela.html
Silvia Garnero, classe '84, da maggio a novembre non è mai comparsa in Consiglio. L'opposizione ne ha chiesto le dimissioni con una mozione di sfiducia poi bocciata. L'assessorato rischia di costare 14 volte in più di quanto potrà spendere nel 2011.

giovedì 20 gennaio 2011

Che succede in TV???

Politica e televisione: i casi "Ballarò" e "Matrix" Dopo il no di Floris al Cav, la fuga di Severgnini

martedì 18 gennaio 2011

Afghanistan

La Russa, non è stato vittima di “fuoco amico” ma di una persona che indossava la divisa afghana

Secondo me è il momento di tornare a casa.

sabato 15 gennaio 2011

Cibi adulterati, poi ci lamentiamo dei cinesi

Dalle cozze tossiche alle mozzarelle blu: cancellata la norma che tutelava i consumatori

Cibi adulterati, non è più reato

Sparite le pene per chi vende cibo avariato

Misteri

AVETRANA - Michele Misseri scagiona la figlia Sabrina e si scusa con lei. L'ennesima svolta nelle versioni fornite dall'uomo a proposito dell'omicidio di sarah Scazzi. Misseri è stato interrogato nell'ambito delle indagini difensive. Gli avvocati della figlia, Sabrina Misseri, Coppi e Velletri hanno mostrato a Michele Misseri le due lettere che l'uomo ha scritto alle figlie alla vigilia di Natale. E in quelle lettere ci sarebbe, appunto, più d'un elemento per scagionare Sabrina, cui il padre chiede scusa. Si tratterebbe di due lettere distinte ma dal contenuto analogo e che, secondo il collegio difensivo di Sabrina,potrebbero aprire nuovi scenari nell'inchiesta. Le due missive sono state quindi consegnate ai pubblici ministeri subito dopo l'interrogatorio. Nelle due lettere, una a Sabrina, la seconda all'altra figlia Valentina, Misseri infatti cambia ancora una volta version

giovedì 13 gennaio 2011

legittimo impedimento sentenza

Il Cavaliere dichiara: 
Un compromesso accettabile". Silvio Berlusconi commenta con una punta di soddisfazione la decisione della Consulta sul legittimo impedimento, che ha di fatto riconsegnato ai giudici le decisioni sui suoi processi. Il premier dovrà dimostrare, di volta in volta, l'impossibilità di partecipare alle udienze a causa dei suoi impegni istituzionali.

mercoledì 12 gennaio 2011

suicidi e FF.OO

Roma, 14 set - “Il fenomeno dei suicidi nelle forze dell’ordine è sempre più preoccupante”: è questo l’allarme lanciato dal Psd, ovvero il Partito per gli Operatori della Sicurezza e della Difesa, una nuova realtà nata come forza politica nel novembre scorso e che a livello regionale è guidata da Massimo Labollita, poliziotto della Stradale di Bergamo. E’ lui il segretario regionale lombardo, affiancato già da quattro segretari provinciali: Luca Roffinot (Brescia), Maurizio De Lorenzo (Bergamo), Valerio Curti (Varese), con un rappresentante locale anche a a Treviglio, Ettore Lolli.

A Brescia si è svolto nei giorni scorsi il direttivo regionale del Psd, dove il segretario regionale ha comunicato di aver commissionato una ricerca per cercare di capire il “perché del preoccupante fenomeno dei suicidi nelle forze dell’ordine”. Un tema che tra i sindacati di polizia e l’ambiente del Psd è molto sentito. Sul sito del partito lo stesso Labollita scende più nel merito e critica il ministero dell’Interno, secondo il quale “il fenomeno dei suicidi non è riconducibile a problematiche di disagio lavorativo”.
“L’incredulità mi colpisce (di fronte alle parole del ministero, ndr) – scrive Labollita - perché leggo questa risposta il giorno dopo aver appreso la notizia della tragica scomparsa del comandante della Polizia Stradale di Mantova, avvenuta come il solito con la pistola di ordinanza in caserma. In realtà il fenomeno c’è e riguarda sedi di servizio sia del Nord sia del Sud (sedi del sud Italia sono state interessate in 1 caso su 2 nel 2006, 3 casi su 7 nel 2007, 1 caso su 4 nel 2008)”.

Per il Psd si tratta quindi di un fenomeno da non sottovalutare, e possono esservi forme di stress che riguardano direttamente le persone che esercitano “professioni di aiuto”.
Il Psd è in cerca di radicamento sul territorio. In via generale esprime preoccupazione per “l’attuale fase di stallo del governo”, lamentando anche la riduzione dei mezzi e delle risorse necessario al mantenimento di un alto livello di guarda per le forze dell’ordine”. Ci sono due siti di riferimento. A livello nazionale www.posd.it A livello locale: www.psdlombardia.it. (Bergamonews.it)

legittimo impedimento

Avviso ai Naviganti: la Corte Costituzionale ha accolto il nostro referendum sul Legittimo impedimento. In ogni caso per il premier va di culo: se il Legittimo impedimento passa il referendum si fa, se il Legittimo impedimento non passa cade il referendum ma siamo contenti lo stesso!

lunedì 10 gennaio 2011

unità d'Italia

MILANO - «Questa parte del Paese non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. È sano realismo padano». Così il leghista Mario Borghezio al programma tv in onda su You Tube KlausCondicio.
L'AFFONDO - «Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate - prosegue Borghezio - eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po' una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia: prevale sempre l'attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si attende sempre che arrivi qualcosa dall'alto, nonostante dall'alto arrivi molto». «Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un comportamento"risparmioso" da parte dello Stato, con l'invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti ad un punto di rottura», conclude Borghezio.

domenica 9 gennaio 2011

Presentazione

Buongiorno mi presento :
Sono Massimo Labollita e ho sentito il bisogno di creare questo blog per permettere a tutti i miei amici e conoscenti che non usano e non vogliono usare Facebook e altri social network di dire la loro.
IoConto sarà un momento di discussione e confronto tra persone diverse che la pensano in maniera differente, rimanendo sempre e comunque in un ambito di civiltà.
Nella società moderna i cittadini non sempre riescono ad esprimere il loro pensiero liberamente e in modo continuo.
Proviamoci per far sentire ai nostri governanti, qualsiasi sia la fazione politica, quello che pensiamo cercando soprattutto di lanciare idee e proposte fattibili senza scendere nella polemica inutile.
Una strada in salita che vogliamo percorrere.
A presto