giovedì 28 aprile 2011

Progetto Sicurezza Urbana del Partito Sicurezza e Difesa

Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana Parlare di sicurezza non è per noi una moda del
momento per compiacere gli orientamenti contingenti della opinione pubblica. E’ un impegno di
anni, che parte dal considerare la sicurezza come un bene pubblico da incrementare in primo
luogo creando maggiore sicurezza dei diritti di tutti. La sicurezza non quindi come il frutto di
iniziative eclatanti e roboanti, e di sola immagine; ma una sicurezza urbana che si avvale di una
molteplicità di servizi in una logica di qualità e di miglioramento continuo, controllo del territorio,
partecipazione, condivisione, comunicazione, cura dell’ambiente e utilizzo oculato e trasparente
delle risorse. Per noi è naturale parlare di “sicurezza partecipata”, perché la sicurezza urbana è
un bene pubblico da ricercare con il contributo di tutti gli attori sociali.
La sicurezza urbana è il risultato o valore aggiunto del buon governo della città nel suo
complesso.
Di fronte alla situazione di insicurezza percepita, la scelta non deve essere quella di
minimizzare o dire ai cittadini: “vi sbagliate”.
Crediamo che la risposta debba passare necessariamente attraverso la crescita del livello di
conoscenza dei dati, dell’affinamento degli strumenti di analisi affinché sul tema
sicurezza/sicurezze siano affrontate le cause che determinano insicurezza rispondendo a un
bisogno positivo di certezze che continua a crescere anche per la continua pressione degli
organi di informazione che partendo da fatti specifici creano spesso campagne mediatiche
impostate su toni scandalistici prima ancora che su dati reali. E’ un problema da affrontare
subito con un’ ottica non provvisoria ma progettuale, con un “Progetto sicurezza” che si
caratterizzi per la sua continuità nella quotidianità.
La sicurezza è controllo del territorio, tutela fisica dei cittadini, ma anche equilibrio tra le parti
sociali, integrazione tra i suoi abitanti, italiani e stranieri, difesa dei diritti, libero godimento ed
accesso eguale ai servizi, trasparenza, garanzia della salute, difesa del territorio e in generale
tutela del cittadino inteso nella accezione più completa.
L’ampiezza del tema e la sua trasversalità ci inducono a ritenere che sia necessario un nuovo
approccio sistematico e razionalmente orientato sul tema sicurezza, e una sicurezza
partecipata, cercata, cioè, attraverso il concorso fattivo di tutti gli attori sociali, che nasca da un
comune senso di appartenenza, da un processo di scambio, di partecipazione e di vicinanza:
La città sicura non è la città blindata e dei muri, è la città vissuta.
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Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana
Nella società moderna, infatti, la sicurezza non è solo ordine pubblico ma quartieri più illuminati,
riduzione del disagio sociale, organizzazione di servizi sociali nelle aree urbane, gestione della
socialità, riduzione degli spazi degradati (teoria delle “broken windows” di Wilson & Kelling,
Broken windows. The police and neighbourhood safety, 1982), accurata e pronta
manutenzione, risposta alle segnalazioni dei cittadini, rispetto delle regole di uso degli spazi
pubblici.
II nostro obiettivo è quello di non lasciare i cittadini soli davanti alle difficoltà perché questo li
rende vulnerabili e più esposti alle maglie della delinquenza. Tutte le iniziative contenute nel
nostro programma sono tese a creare un "humus" in cui la criminalità non trovi terreno fertile
per attecchire ma siamo coscienti che oggi il controllo del territorio passa anche dal presidio
delle forze di polizia a cui il Comune è di supporto.
Per questo il nostro Progetto di Sicurezza urbana, prevede:
1.    Videosorveglianza: sebbene già in parte installate nei punti nevralgici del comune, le
telecamere continuano a funzionare poco e a non essere considerate per contrastare
effettivamente la criminalità, continuano ad essere dunque uno scarno ausilio alle forze polizia.
Proponiamo di dislocarle nelle piazze e nelle vie, per motivi di sicurezza e di certo non per
elevare contravvenzioni al codice della strada,  predisponendo adeguata illuminazione pubblica,
ove carente, per una maggiore sorvegliabilità dei luoghi;
proponiamo che la
gestione sia indistintamente affidata alle forze di polizia presso le relative sale operative con la
presenza effettiva di un operatore che le visioni 24 h su 24.
Proponiamo, dunque, che possano essere utilizzate nella estemporaneità dell'avvenimento
delittuoso e non come mera registrazione utilizzabile a posteriori, quando il fatto reato è
irrimediabilmente compiuto.
2.     Interventi in materia di Polizia Municipale:
- Costituzione dell’agente di prossimità comunale nel corpo di Polizia Municipale basato
sulla logica di anticipo, di presenza, mediazione e cooperazione per  far fronte alle varie
necessità della cittadinanza. Destinare, quindi, la compresenza di due agenti che giornalmente
ed in orario di apertura degli esercizi pubblici interagiscono e cercano la collaborazione
reciproca con il cittadino, con i partner sociali e l'Autorità, avendo come fine ultimo il bene della
collettività. Non dunque una funzione sanzionatoria, ma un punto di riferimento per la
popolazione, quale persona di fiducia capace di negoziare, di essere vicino alla gente e capirne
le preoccupazioni, ascoltare e rassicurare. Ma al contempo, nel suo ruolo di poliziotto, non
trascura l'azione proattiva: raccoglie, appura le informazioni e, sempre coadiuvato dalla centrale
e dalle squadre di intervento, interviene se necessario.
- Riordino e potenziamento della Polizia Municipale al fine di incrementare e stabilizzare il
servizio di pattugliamento serale e notturno, con particolare attenzione nei week-end, quale
reale supporto alle forze di polizia.
- Rinnovazione della dotazione organizzativa di reparto ed individuale equipaggiamento
personale al fine di consentire non solo maggiori potenzialità operative, ma anche migliorare
l’efficacia degli interventi nei diversi contesti di attività -Non -lethal weapons (Armi non letali) .
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Il Nostro Progetto di Sicurezza Urbana
3.  Potenziamento del corpo di protezione civile comunale e Realizzazione di un piano
intercomunale; sensibilizzazione della “cultura di protezione civile” tramite (esercitazioni,
presenza nelle scuole, momenti di formazione per i cittadini). Ottimizzazione del profilo di
impiego, quale valido supporto alla polizia Municipale, con una presenza costante sul territorio
finanche al fianco della polizia di prossimità, per simboleggiare la presenza attiva, la
conoscenza del territorio in cui opera, il senso di appartenenza e l’interazione con tutti gli attori
sociali della zona.
4.  Cartellonistica di protezione civile anche per i turisti.
5.  Professionalizzare l’impiego della sicurezza privata, in determinati siti di interesse
storico-culturale per preservarne l’integrità.
6.  Istituzione in seno all’assessorato alla sicurezza dell’URBAN SECURITY MANAGER, quale
coordinatore delle politiche della sicurezza urbana. Un tecnico esperto del settore che sappia
coniugare armonicamente le soluzioni proposte dalle forze di polizia, le problematiche della
cittadinanza e l’ausilio conferito dai gruppi di sicurezza partecipata, per una fattiva politica della
sicurezza urbana.
( è una figura molto sviluppata nei piccoli centri del panorama europeo, soprattutto in Francia ed
Inghilterra. Un progetto che ha statisticamente dimostrato una concreta politica di sicurezza e
dunque una sensibilità particolare a tale problematica da parte degli amministratori locali).
“Ci manca la comunità perché ci manca la sicurezza”  Bauman Zygmunt

martedì 26 aprile 2011

Aggressione ai Carabinieri

 Mi rifiuto di credere che questi siano i ragazzi normali della nostra Italia, come chiamati dai tg, c'è bisogno di una condanna esemplare che faccia riflettere sul dove stiamo andando a parare. Purtroppo però è’ un continuo, anche se l’opinione pubblica non ne è coinvolta abbastanza... Troppo spesso si assiste
attoniti alle scarcerazioni o alla concessione di premi vari a delinquenti di ogni genere. Il tutto mentre il Governo parla di riformare la giustizia ma, ahimè, sempre e solo nell’interesse degli imputati. Viene da dire che, purtroppo, in
questo Paese a chi ha subito brutalità, illegalità, violenze non pensa più nessuno, tranne quei tutori dell’ordine che ne sono stati testimoni, magari raccogliendo dalla strada i corpi straziati di vittime innocenti”. Così dichiara anche Franco Maccari, segretario nazionale del sindacato di Polizia Coisp.
Le attenuanti verranno concesse nonostante la brutalità e la freddezza dimostrata da tutti e 4, con il tentativo di rubare i verbali prima di scappare e la fuga da un'altra pattuglia. Se davvero gli altri non volevano fare nulla dopo l'aggressione avrebbero tentato di fare qualcosa contro il Capo branco. Branco perchè di animali si tratta e non di ragazzi normali....

mercoledì 13 aprile 2011

Elezioni comunali Milano 2011


ELEZIONI COMUNALI MILANO 2011.
MASSIMO LABOLLITA,
CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE E 
AL CONSIGLIO DI ZONA N. 9.

RIDIAMO A MILANO IL CARISMA CHE MERITA” 
Aiutateci a migliorare. 

martedì 12 aprile 2011

Elezioni comunali Milano


Mi chiamo Massimo Labollita, in Polizia da 19 anni porto in dote alla lista del “Nuovo polo per Milano” e al candidato sindaco Manfredi Palmeri una visione dei problemi della città totalmente nuova per la politica.
La visione di chi è abituato a stare in “mezzo alla strada”, a vedere e risolvere i problemi della gente comune con particolare attenzione e sensibilità verso i problemi dell'”educazione stradale”.
Diciannove anni passati in pattuglia mi hanno insegnato tante cose, belle e brutte, e ho visto tante cose che non vanno. Mi sembra ora il momento giusto per cercare di cambiare in meglio, aggiustare il tiro e far tornare a vivere serenamente questa città. Gli anni passati hanno reso Milano una città piatta, sciatta........ ha perso il CARISMA, si è questo che insieme al Nuovo Polo dobbiamo fare ridare il Carisma che compete a Milano, che deve tornare ad essere Capitale economica e cuore pulsante dell'Italia, il naturale ponte con l'Europa ed il resto del mondo.
La politica di cemento e smog della Moratti ha creato un problema aggiuntivo:
la nascita di centinaia di “non luoghi” urbani dove spesso la gente ha paura di passare per non incorrere in atti violenti.
Riprendiamoci Milano, riprendiamoci questi luoghi isolati ed abbandonati e trasformiamoli nei centri dei quartieri.
Da poliziotto mi preme poter dare il mio contributo in fatto di sicurezza al candidato Manfredi Palmeri, una collaborazione stretta tra le forze dell'ordine è necessaria ed indispensabile, per sopperire anche ai tagli nel comparto del Governo e di rimando i tagli nelle realtà locali, Polizia di Stato Carabinieri e Polizia Locale devono essere sempre in stretto contatto. A questi Corpi si aggiungano i tanti encomiabili Volontari della Protezione Civile e delle Associazioni senza scopo di lucro e apartitiche.
Non cadremo nella propaganda dell Ronde leghiste, inutili se non dannose come da sempre confermano tutte le rappresentanze delle forze dell'ordine, ma realizzeremo un piano metropolitano di “cultura della protezione civile” e di “educazione civica e stradale” con esercitazione, visite e lezioni nelle scuole come da anni nel mio piccolo tento di fare in tanti istituti scolastici.
Per far si che ciò si realizzi occorre l'istituzione in seno all'assessorato della sicurezza dell'Urban Security Manager, quale coordinatore delle politiche della sicurezza urbana. Un tecnico esperto del settore che sappia coniugare armoniosamente le soluzioni proposte dalla giunta comunale con quelle proposte dalle Forze di Polizia, creando sinergia tra esse, risolvendo le problematiche della cittadinanza con anche l'ausilio dei gruppi di sicurezza partecipata, per una vera e fattiva politica della sicurezza urbana. Una figura nata nei Paesi anglosassoni dove ha dimostrato la sua utilità, una persona che si occupa esclusivamente della sicurezza metropolitana.