mercoledì 30 aprile 2014

In tutta Europa la Polizia ha in dotazione spray urticanti e taser.
In Italia solo la pistola o … calci e pugni. E se succede una disgrazia
a pagare è il solo Poliziotto, in ospedale o in tribunale!
“Quando le operazioni della Polizia vanno a buon fine, il merito è di tutta l’Amministrazione.
Quando vengono arrestati criminali, quando le manifestazioni di piazza si svolgono senza
incidenti, il merito è di tutti, dai vertici della Polizia al Ministro dell’Interno. Quando qualcosa va
storto, la colpa è sempre e soltanto del poliziotto”. E’ quanto afferma Franco Maccari,
Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia, che prosegue:
“Dopo ogni protesta di piazza si cerca il modo di accusare i poliziotti di eccessi nell’uso della
forza, ma non si considera che la forza fisica è l’unico modo che hanno per difendersi dalla
violenza dei manifestanti. Capisco quanto sia allucinante, ma la realtà i poliziotti possono
affrontare la guerriglia usando soltanto calci e pugni, come normali teppisti da strada.
L’unica alternativa, naturalmente impensabile se non per le situazioni di estremo pericolo,
è quella di mettere mano alle pistole di ordinanza. Il poliziotto è, in sostanza, completamente
disarmato di fronte agli aggressori, siano essi criminali da strada, conducenti ubriachi, teppisti
o black-block. Il Poliziotto italiano non ha a disposizione alcuna via di mezzo tra le pistole
e le mani nude. Con le mani nude, rischia la propria incolumità. Usando la pistola, mette a rischio
la vita propria e quella dell’aggressore. Il Poliziotto è costretto ad affrontare i violenti rimanendo
attento più a dosare la forza ed a non oltrepassare il labile filo dell’eccesso colposo,
che a difendersi dai pugni, dalle pietre, dai bastoni e dalle bombe. Perché in fondo è meglio
passare qualche giorno in ospedale a guarire da ferite e fratture, che trascorrere anni in tribunale
a difendersi per aver svolto il proprio lavoro e per aver cercato di tornare a casa sano e salvo.
Tutte le Polizie europee, ad eccezione di quella italiana, hanno a disposizione una vasta gamma
di strumenti non letali, che rappresentano quella responsabile via di mezzo tra la forza fisica
e le armi da fuoco. Perché non si dota anche la Polizia italiana di strumenti efficaci come i bastoni
estensibili, gli spray urticanti, i taser? Mezzi che servono a scoraggiare l’aggressore,
ma soprattutto aiutano gli Agenti ad affrontare meglio le situazioni di pericolo,
gestendo più efficacemente l’intervento ed evitando errori come un eccessivo uso della forza
o l’impiego della pistola dove non necessario. La stessa Convenzione Europea dei Diritti
dell’Uomo chiarisce che l’uso della forza da parte della Polizia deve sempre essere considerato
una misura eccezionale e non deve essere usato in misura maggiore a quanto sia strettamente
necessario. Una norma che evidentemente tutela anche gli agenti, che durante una colluttazione a
mani nude o peggio tirando fuori l’arma di ordinanza, rischiano la propria incolumità. L’uso
di strumenti non letali, come spray OC e Taser, riduce invece drasticamente le situazioni in cui
è necessario l’uso della forza fisica da parte dei poliziotti. Purtroppo i poliziotti italiani, di fronte
ad un’aggressione, hanno una sola alternativa: o calci e pugni, o la pistola. A quel punto
la disgrazia è dietro l’angolo ed a pagare è sempre e comunque il poliziotto: in ospedale,

o in tribunale”.